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Coque: di cosa si tratta e quali sono le sue competenze?

Il Coque (Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia di Roma Capitale) è un organo istituito dalla Commissione Consultiva Edilizia in riferimento all’articolo 6 del Regolamento Generale Edilizio con delibera del Consiglio Comunale numero 103 del 2003. Quest’ultima ha permesso di dare vita al Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia, ossia una commissione con mandato di durata triennale, i cui membri vengono nominati dal sindaco sulla base di comprovate esperienze accademiche o professionali nel settore dell’edilizia, dell’urbanistica, della progettazione architettonica e urbana, della trasformazione paesaggistica urbana, della sostenibilità, della bioarchitettura nonché del risparmio energetico.
Il Collegio ha dunque il compito di esprimersi, come previsto dall’articolo 24 commi 9, 12 e 13 e dall’articolo 25 comma 8 delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore Generale vigente, elaborando criteri e linee guida in materia di qualità architettonica, edilizia e urbanistica per ciò che concerne la progettazione di edifici sul suolo interessato. Il Coque può inoltre avviare consultazioni con Ordini e Collegi professionali, ma anche con Centri di Ricerca e Università. Uno dei compiti del collegio è altresì quello di visionare i progetti inviati all’Amministrazione. Pertanto si caratterizza per il suo rapporto diretto con il territorio. Capita, infatti, che siano proprio i Comuni a richiedere un parere al Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia in merito a particolari progetti che necessitano della supervisione di personale con specifiche competenze. Inoltre, il collegio è tenuto a esprimersi riguardo a interventi che interessano il tessuto storico di Roma come i lavori di restauro e abbellimento di edifici presenti sul suolo urbano, l’installazione di scale esterne, pergolati e modifiche alle facciate. Pertanto, il lavoro della commissione è quello di visionare le richieste, analizzare le documentazioni fornite dai cittadini ed esprimersi in modo positivo, negativo oppure richiedendo delle modifiche.

Quando è necessario richiedere un parere al Coque?

La ragione per le quale risulta necessario il parere del Coque è semplice: è opportuno verificare che vengano rispettate tutte le norme e i regolamenti vigenti al fine di conservare e migliorare l’ambiente urbano. Per questo motivo, ciascun progetto inviato al Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia deve necessariamente incrementare il valore della zona, non solo per i contesti già riconosciuti come prestigiosi dal punto di vista architettonico, ma anche per quelli con caratteristiche ambientali inferiori. Infatti, ciò che accade con maggior frequenza è che ai progettisti venga richiesto d’includere tra i propri obiettivi anche l’aumento del pregio dell’area, indipendentemente dal fatto che esistano specifici vincoli. Dunque è possibile affermare che il collegio opera con l’obiettivo di verificare la conformità delle proposte rispetto al concetto di miglioramento della qualità urbana. Per ciò che concerne gli interventi di urbanistica, i professionisti si esprimono in merito a svariate questioni, queste sono:
• l’accessibilità/mobilità pubblica e privata (ciclabile, veicolare e pedonale);
• l’armonia tra gli interventi e il cosiddetto quadro paesaggistico di competenza. Quest’ultimo è opportunamente definito nei suoi aspetti storico-ambientali e morfologici con particolare rilevanza per i nuclei edilizi di dimensioni considerevoli e nelle circostanze in cui l’area presenti caratteristiche peculiari del paesaggio agricolo romano;
• il rapporto tra le opere edilizie e le aree che presentano maggiori criticità sotto il profilo idrogeologico (piana alluvionale e fasce marginali della valle del Tevere);
• l’impatto sulle falde acquifere, nonché sul suolo e sulla stabilità dei versanti, con particolare attenzione per le strutture profonde che si sviluppano su più di un piano interrato o nei casi di opere effettuate in zone con pendenza accentuata;
• la relazione con l’ambiente geomorfologico, paesaggistico, ambientale e storico-insediativo;
• il complesso di luoghi per uso collettivo e privato, siano essi residenziali o non residenziali.
Invece, per quanto attiene agli interventi di tipo edilizio, il Coque si esprime circa:
• la conformità tra i caratteri tipologici dell’edificio e il modello di utilizzazione;
• l’abitabilità e l’arredabilità rispetto alle proporzioni presenti sulle planimetrie in rapporto alle aperture, all’illuminazione, al soleggiamento e alla ventilazione;
• l’espansione di ambienti di servizio o accessori, in accordo con le reali necessità d’utilizzo;
• la dislocazione delle zone di pertinenza e dei distacchi degli spazi porticati e dei piazzali, ma anche degli accessi carrabili (interrati e ai piani) e pedonali, con particolare attenzione agli interventi effettuati per la realizzazione del collegamento a terra, che in qualunque caso contribuiscano ad acuire la qualità architettonica dell’edificio e degli spazi di relazione;
• le indicazioni progettuali in merito alle tipologie di recinzioni e arredi urbani a sistemazione esterna;
• la disposizione di parcheggi e il relativo livello d’impatto. Quest’ultimo dovrà essere ridotto attraverso opportuni mezzi e barriere visive;
• la permeabilità dei terreni con l’impiego di sistemi di permeabilità adatti alle pavimentazioni;
• il coronamento di ciascun edificio con valutazione dei volumi tecnici, delle antenne e delle canne di areazione.
In tutte le suddette circostanze, il Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia valuta la coerenza tra l’idea proposta dal progettista e la possibilità di realizzazione rispetto agli elaborati forniti.

Tipologie di pareri espressi dal Coque

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Come accennato poc’anzi, a seguito dell’esame dei progetti e sulla base della Relazione sulla Qualità, il collegio ha la facoltà di esprimersi in modo favorevole, negativo o favorevole con prescrizioni. In quest’ultimo caso, il comitato fornirà in maniera sintetica, ma necessariamente dettagliata, l’elenco delle modifiche da apportare al progetto, affinché questo possa ottenere un parere positivo. Nel caso di valori mancanti, omessi ma comunque recuperabili, l’esito si traduce in un elenco di criteri da soddisfare. Inoltre, il comitato può stabilire la sospensione dell’esame dando la possibilità al richiedente di fornire documenti aggiuntivi. In questa fase il cittadino ha la possibilità di corredare il progetto con indicazioni rispetto agli elementi valutati come insufficienti (qualora questo non fosse avvenuto). In alternativa è possibile richiedere l’audizione del progettista che avrà il compito chiarire tutti i punti della proposta che, secondo i membri del Coque, risultano non adeguatamente illustrati e/o approfonditi. Per ciò che riguarda il parere contrario, questo viene espresso nei casi in cui il comitato rilevi un’insufficienza nelle rappresentazioni grafiche degli elaborati progettuali oppure scarsa qualità del progetto presentato. Tuttavia, il rifiuto dovrà essere motivato in modo dettagliato.

Come richiedere un parere al Coque e quali informazioni bisogna inserire nella domanda?

Chiunque desideri ottenere il parere del Coque deve compilare e inviare i moduli disponibili presso la sezione CoQUE Modulistica del sito del Comune di Roma Capitale. Le domande dovranno includere la presentazione dell’intervento, ossia i dati amministrativi e gli elaborati grafici del progetto, nonché la Relazione sulla Qualità. A questo punto la richiesta potrà essere esaminata dai membri del Comitato per la Qualità Urbana ed Edilizia di Roma Capitale. A tal proposito è bene ricordare che la verifica può avvenire esclusivamente nei casi in cui la documentazione risulti completa in tutte le parti. Inoltre il collegio ha provveduto a specificare che, ai fini di una corretta valutazione, i progetti devono necessariamente essere presentati in modo qualitativamente adeguato, ossia rappresentati attraverso elaborati di facile lettura, completi, coerenti e quotati in ogni parte. Non solo, questi dovranno altresì rispettare le norme e le consuetudini del corretto esercizio della professione, essere corredati di immagini a colori, immagini tridimensionali e inserimenti fotografici realistici nel contesto a cui si fa riferimento. Occorrerà, inoltre, che questi risultino esaustivi rispetto ai dettagli, alle scale e alle indicazioni sui materiali e finiture che si intende impiegare durante i lavori. Il comitato si occuperà della verifica della coerenza del progetto attraverso l’analisi della Relazione sulla Qualità redatta dal progettista. L’elenco delle argomentazioni che devono essere trattate in questo specifico documento è consultabile presso il sito del Comune di Roma.

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